La preghiera

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“Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite” (Mc. 10, 14-15) è  l’affermazione di Gesù che noi Suore ed insegnanti di questa scuola teniamo presente soprattutto nel percorso dell’Educazione Religiosa, che non è un insegnamento teorico, ma accompagna la crescita del bambino ed è parte integrante del progetto educativo che la scuola propone ai genitori.

I bambini hanno diritto di essere aiutati a pregare, intendendo questo comportamento come un’esperienza di dialogo con Dio e un incontro di simpatia con Lui. La domanda da porsi, perciò, non è tanto se è possibile pregare a scuola, ma “come” si può e si deve arrivare a proporre ai bambini questa esperienza.

Il senso religioso è innato nel bambino, quindi saperlo recepire e orientare è fondamentale per uno sviluppo equilibrato della sua personalità. Cerchiamo di rendere consapevoli i genitori perché i primi educatori della fede sono loro e insieme aiutiamo i bambini a scoprire l’esistenza di un Dio che è Padre, perché noi siamo suoi figli, che è Creatore, che ci ha donato Gesù, che può essere nostro amico perché ci è sempre vicino, ci parla (racconti evangelici) e ci vuole tanto bene. L’esperienza della preghiera in famiglia conserva sempre un valore unico e insostituibile.